Nome dell’Avviso e Programma di provenienza:
AVVISO: AVVISO PUBBLICO PER IL PROGRAMMA “SITI NATURALI UNESCO PER IL CLIMA 2023”
Programma: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
Tipologia di Richiedenti/ Beneficiari:
Le istanze sono presentate dai seguenti soggetti referenti:
a) Soggetti gestori dei siti riserve della Biosfera MAB UNESCO;
b) Ente parco nazionale per i 3 siti UNESCO Elementi italiani del Patrimonio Culturale Immateriale
Sono beneficiari del Programma per l’anno 2023 i comuni ricadenti nei perimetri delle Riserve della Biosfera del Programma Man and the Biosphere (MAB) UNESCO e nei perimetri dei Parchi nazionali per i siti Elementi italiani del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO.
Data di apertura/ scadenza della presentazione della domanda:
Data di apertura: 28/06/2023
Data di chiusura: 30/09/2023
Valore Progettuale Minimo e massimo:
Le proposte progettuali devono prevedere un importo complessivo non superiore all’ammontare del finanziamento di cui all’allegato A (https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/bandi/PNM/bando_unesco_clima_2023_all.A.pdf), salvo eventuali risorse aggiuntive di cofinanziamento.
Percentuale di cofinanziamento:
Non indicata
Limiti inferiore e superiore di Cofinanziamento:
Non indicati
Descrizione Sintetica:
È istituito il Programma “Siti naturali UNESCO per il Clima 2023”, d’ora in poi denominato “Programma”, che finanzia, in base alle finalità espresse dalla legge, interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici a favore dei comuni ricadenti, in tutto o in parte nei siti UNESCO d’interesse naturalistico.
Gli interventi ammissibili devono partire da un approccio basato sulle cosiddette Nature-based Solutions, soluzioni multifunzionali fondate sul presupposto di riportare la natura in un buono stato di salute ed in grado di coniugare i benefici ambientali a quelli sociali ed economici nonché di favorire la resilienza da parte degli ecosistemi. Qualora gli interventi ricadono all’interno di siti Natura 2000, devono essere realizzati in coerenza con gli obiettivi e le misure di conservazione dei siti stessi.
Ogni proposta progettuale deve essere afferente alle seguenti tipologie di intervento:
a) adattamento ai cambiamenti climatici;
b) efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico nella disponibilità dei comuni rientranti nei siti UNESCO o nei Parchi nazionali;
c) realizzazione di servizi e infrastrutture di mobilità sostenibile;
d) gestione forestale sostenibile;
e) innovazione tecnologica per il supporto alla prevenzione e al governo degli incendi boschivi.
Requisiti minimi per tipologia di intervento:
TIPOLOGIA I – INTERVENTI PER L’ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI
I.1.1 Ripristino di terreni degradati pubblici che offrono servizi ecosistemici e presentano un potenziale di mitigazione climatica. Sono ammesse a finanziamento gli interventi di ripristino elaborati tenendo conto delle migliori pratiche e nel rispetto della legislazione vigente. Qualora gli interventi ricadano all’interno di siti Natura 2000 essi dovranno essere realizzati in coerenza con gli obiettivi e le misure di conservazione dei siti stessi.
I.1.2 Ripristino di habitat ricchi di carbonio quali zone umide, torbiere e pascoli e degli ecosistemi che risultano determinanti per la riduzione delle emissioni e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Gli interventi di ripristino, su terreni di proprietà pubblica, dovranno essere svolti con le migliori tecniche di ingegneria naturalistica o tradizionali, sulla base delle principali linee guida nazionali ed europee, e nel rispetto della legislazione vigente. Qualora gli interventi ricadano all’interno di siti Natura 2000 essi dovranno essere realizzati in coerenza con gli obiettivi e le misure di conservazione dei siti stessi.
TIPOLOGIA II – INTERVENTI DI EFFICIENZA ENERGETICA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO NELLA DISPONIBILITÀ DEI COMUNI RIENTRANTI NEI SITI UNESCO O NEI PARCHI NAZIONALI PER GLI ELEMENTI ITALIANI DEL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE.
Categoria 1. Interventi di efficienza energetica del patrimonio immobiliare pubblico nella disponibilità dei comuni rientranti nei siti UNESCO o nei Parchi nazionali per gli Elementi italiani del Patrimonio Culturale Immateriale.
• L’edificio, o gli edifici, da sottoporre a interventi di efficientamento energetico dovranno essere individuati tra gli edifici di proprietà e/o in uso ai comuni localizzati nel territorio del sito UNESCO o nei Parchi nazionali per gli Elementi italiani del Patrimonio Culturale Immateriale.
• Gli edifici oggetto di intervento dovranno essere in uso, come dimostrabile dai consumi energetici relativi almeno agli ultimi tre anni.
• Gli interventi devono rispettare i requisiti minimi previsti dall’Allegato I al DM 16 febbraio 2016 e s.m.i. (c.d. Conto termico), ovvero i requisiti e gli obblighi di cui all’Allegato II e IV al D.gls 199/2021.
• La realizzazione di uno o più interventi tra quelli di cui alla categoria 1 deve garantire il doppio passaggio di classe energetica, da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (A.P.E.) convenzionale di cui al punto 12 dell’Allegato A al DM 6 agosto 2020 (c.d. DM requisiti tecnici) l’articolo 6 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192.
TIPOLOGIA III – INTERVENTI PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI E INFRASTRUTTURE DI MOBILITÀ SOSTENIBILE
III.1.1 Implementazione servizi di bike sharing pubblico all’interno del sito UNESCO o del Parco nazionale per gli Elementi italiani del Patrimonio Culturale Immateriale. Ai fini dell’implementazione del servizio di bike sharing pubblico, l’importo lordo massimo di finanziamento per ciascuna bicicletta di cui si prevede l’acquisto dovrà rispettare i seguenti limiti: • € 700,00 cad. nel caso di bicicletta a pedalata muscolare; • € 1.500,00 cad. nel caso di bicicletta a pedalata assistita, così come definite dall’articolo 50 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
III.2.1 Realizzazione di nuove piste ciclabili all’interno del sito UNESCO o del Parco nazionale per gli Elementi italiani del Patrimonio Culturale Immateriale. Le nuove piste ciclabili potranno essere realizzate a unico o doppio senso di marcia con sede fisicamente separata da quella relativa ai veicoli a motore attraverso idonei spartitraffico longitudinali fisicamente invalicabili. Le piste ciclabili potranno prevedere eventuali aree di sosta per biciclette con punti di deposito e rastrelliere.
III.2.2 Adeguamento/ammodernamento di piste ciclabili esistenti all’interno del sito UNESCO o del Parco nazionale per gli Elementi italiani del Patrimonio Culturale Immateriale. Gli interventi di adeguamento/ammodernamento dovranno prevedere la modifica e/o la messa a norma del tracciato esistente al fine di realizzare piste ciclabili a unico o doppio senso di marcia, con sede fisicamente separata da quella relativa ai veicoli a motore attraverso idonei spartitraffico longitudinali fisicamente invalicabili. Gli interventi di adeguamento/ammodernamento potranno prevedere eventuali aree di sosta per biciclette con punti di deposito e rastrelliere.
III. 3.1 Realizzazione, all’interno dei siti UNESCO o dei Parchi nazionali per gli Elementi italiani del Patrimonio Culturale Immateriale, di parcheggi di interscambio a raso situati in prossimità dei principali nodi del trasporto pubblico e/o dei principali poli attrattori/generatori di traffico. I parcheggi di interscambio, finalizzati a favorire l’intermodalità e la sostenibilità del sistema dei trasporti, dovranno essere attrezzati con colonnine di ricarica per veicoli elettrici, sistemi di videosorveglianza, sistemi di illuminazione, segnaletica orizzontale e verticale. Saranno ammessi a finanziamento gli interventi elaborati tenendo conto delle migliori pratiche e nel rispetto della legislazione vigente. Non saranno ammessi a finanziamento gli interventi che prevedono opere di impermeabilizzazione del suolo.
TIPOLOGIA IV – INTERVENTI PER LA GESTIONE FORESTALE SOSTENIBILE
Gli interventi di gestione forestale sostenibile su superfici pubbliche, per tutte le categorie, devono essere contestualizzati e motivati a livello territoriale, col supporto di cartografia a scala adeguata alla loro localizzazione per il monitoraggio post realizzazione. Gli interventi previsti devono essere corredati di apposita cartografia informatizzata, in ambiente GIS, al fine di identificare gli elementi puntuali omogenei oggetto di intervento e di apposito cronoprogramma, da presentare in fase di sottomissione della proposta progettuale. Qualora gli interventi ricadano all’interno di siti Natura 2000 essi dovranno essere realizzati in coerenza con gli obiettivi e le misure di conservazione dei siti stessi.
Categoria 1. Interventi di gestione Gli interventi di gestione selvicolturali finalizzati alla rinaturalizzazione dovranno riguardare in particolar modo rimboschimenti a favore di specie autoctone.
Categoria 2. Potenziamento dei serbatoi forestali Per i vivai, dovranno essere coerenti con le esigenze di salvaguardare il patrimonio genetico degli eventuali endemismi e specie rare del parco e avere la disponibilità di materiale genetico idoneo nel tempo necessario a far fronte alle piantagioni.
Categoria 3. Interventi di mantenimento e valorizzazione Promuovere la certificazione forestale in riferimento ad esempi simili già esistenti e con gli adattamenti necessari alla loro contestualizzazione nell’area interessata, previo una verifica della loro potenziale continuità nel tempo (in ambiti di proprietà pubbliche). Realizzazione di interventi selvicolturali finalizzati alla conservazione e valorizzazione degli habitat forestali della rete Natura 2000, in coerenza con gli obiettivi e le misure di conservazione dei siti.
TIPOLOGIA V INTERVENTI DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER IL SUPPORTO ALLA PREVENZIONE E AL GOVERNO DEGLI INCENDI BOSCHIVI
Categoria 1. Realizzazione di strutture e impianti con elementi di innovazione tecnologica per il supporto alla prevenzione ed al governo degli incendi boschivi, in correlazione e condivisione con il sistema organizzativo di lotta attiva in loco. Gli interventi di innovazione tecnologica per il supporto alla prevenzione e al governo degli incendi boschivi, su superfici pubbliche, trovano una condizione ottimale e al tempo stesso necessaria nella piena collaborazione interistituzionale fra i diversi soggetti cointeressati agli incendi boschivi ed, in particolare, con il soggetto regionale/sub-regionale che cura la lotta attiva (art. 8 comma 4 della L. 353/2000).
Il soggetto referente presenta al Ministero un’unica proposta progettuale.
Ogni proposta progettuale deve prevedere almeno 2 diverse tipologie di intervento.
Area di Cooperazione:
Siti UNESCO delle Riserve della Biosfera del Programma Man and the Biosphere (siti MAB) e siti UNESCO Elementi italiani del Patrimonio Culturale Immateriale relativamente al territorio dei Parchi nazionali.
Partenariato:
Non richiesto
Tipo di Finanziamento:
Contributo a fondo perduto
Risorse complessive:
55.450.288,00 Euro
Link Bando:
Programma: https://www.mase.gov.it/bandi/avviso-pubblico-il-programma-siti-naturali-unesco-il-clima-2023