PNRR - MIPAAF - Sviluppo della Logistica agroalimentare delle imprese

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Nome dell’Avviso e Programma di provenienza

Avviso: Avviso recante le modalità e i termini di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni previste a sostegno degli investimenti materiali e immateriali nella logistica agroalimentare per ridurne i costi ambientali ed economici e per sostenere l’innovazione dei processi produttivi, nell’ambito della Misura M2C1, Investimento 2.1 “Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo” del PNRR finanziato dall’Unione europea, nonché ulteriori indicazioni utili alla corretta attuazione dell’intervento.

Direttive necessarie all’avvio della misura PNRR «Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo», Missione 2, Componente 1, Investimento 2.1.

Programma: PNRR

Tipologia di Richiedenti/ Beneficiari

Sono soggetti beneficiari:

a) le imprese, come definite dalla normativa vigente, anche in forma consortile, le societa’ cooperative, i loro consorzi che operano nel settore agricolo e agroalimentare;

b) le organizzazioni di produttori agricoli;

c) le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione;

d) indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attivita’ di cui all’art. 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’art. 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228.

Data di apertura/ scadenza della presentazione della domanda

Data di apertura: 12/10/2022 (ore 12)

Data di chiusura: 10/11/2022 (ore 17)

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.

Valore Progettuale Minimo e massimo

Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare nell’ambito della produzione agricola primaria

I progetti d’investimento, con l’esclusione di eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 1,5 milioni di euro e non superiore a 25 milioni di euro, e comunque prevedere un aiuto di importo non superiore a 12 milioni di euro. 

Nel caso in cui il programma di sviluppo per la logistica agroalimentare sia realizzato da piu’ imprese facenti parte di un contratto di rete, l’investimento della singola impresa deve essere pari ad almeno 500 mila euro. 

Nel caso in cui il programma di sviluppo per la logistica agroalimentare sia realizzato da piu’ soggetti in forma congiunta, e’ previsto un investimento complessivo non inferiore a 6 milioni di euro, di cui almeno 3 per la societa’ proponente e 500 mila euro per le societa’ aderenti, e non superiore a 25 milioni di euro, e comunque con un aiuto di importo non superiore a 12 milioni di euro.

Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare nell’ambito della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli

I progetti d’investimento, con l’esclusione di eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro e non superiore a 25 milioni di euro, e comunque prevedere un aiuto di importo non superiore a 12 milioni di euro. 

Nel caso in cui il programma di sviluppo per la logistica agroalimentare sia realizzato da piu’ imprese facenti parte di un contratto di rete, l’investimento della singola impresa deve essere pari ad almeno 1 milione di euro. 

Nel caso in cui il programma di sviluppo per la logistica agroalimentare sia realizzato da piu’ soggetti in forma congiunta e’ previsto un investimento complessivo non inferiore a 10 milioni di euro, di cui almeno 5 milioni per la societa’ proponente e 1 milione di euro per le societa’ aderenti, e non superiore a 25 milioni di euro, e comunque con un aiuto di importo non superiore a 12 milioni di euro.

Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare realizzato da imprese attive in altri settori

I progetti d’investimento, con l’esclusione di eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, devono prevedere spese ammissibili di importo complessivo non inferiore a 5 milioni di euro e non superiore a 25 milioni di euro, e comunque prevedere un aiuto di importo non superiore a 12 milioni di euro. 3. 
Nel caso in cui il programma di sviluppo per la logistica agroalimentare sia realizzato da piu’ imprese facenti parte di un contratto di rete, l’investimento della singola impresa deve essere pari ad almeno 1 milione di euro. 
Nel caso in cui il programma di sviluppo per la logistica agroalimentare sia realizzato da piu’ soggetti in forma congiunta e’ previsto un investimento complessivo non inferiore a 10 milioni di euro, di cui almeno 5 milioni per la societa’ proponente e 1 milione di euro per le societa’ aderenti, e non superiore a 25 milioni di euro, e comunque con un aiuto di importo non superiore a 12 milioni di euro. 

Percentuale di cofinanziamento

Aiuti agli investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria.  

Regioni meno sviluppate: 50% – Altre regioni: 40%
Le aliquote possono essere maggiorate: 
• di 20 punti percentuali per i giovani agricoltori o gli agricoltori che si sono insediati nei cinque anni precedenti la data della domanda di aiuto; 
• di 20 punti percentuali nel caso in cui l’investimento ricada in zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici ai sensi dell’articolo 32 del Regolamento (UE) n. 1305/2013 (zone montane; zone soggette a vincoli naturali significativi individuate dal D.M. n. 591685 dell’11/11/2021). 

In ogni caso l’intensità di aiuto non potrà superare il 90%. 

Aiuti agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli. 

Regioni meno sviluppate: 50% – Altre regioni: 40%

Aiuti in esenzione ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014 concessi nell’ambito di un Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare realizzato da imprese attive in altri settori

                                                   PICCOLA IMPRESA     MEDIA IMPRESA      GRANDE IMPRESA Campania, Calabria, Sicilia, Puglia              60%             50%                                     40% 
Molise; Basilicata Sardegna                         50%            40%                                     30% 
Altre aree zona c “non predefinite        30-45%         20-35%                             10-25% 
Altre aree non rientranti nella Carta aiuti   20%           10%                Non ammissibile agli aiuti 

Aiuti in esenzione ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014 nel settore ricerca, sviluppo e innovazione.

            PICCOLA IMPRESA MEDIA IMPRESA GRANDE IMPRESA MAGGIORAZIONE PREVISTA Ricerca industriale       70%                60%                      50%                              15% 

Sviluppo sperimentale 45%                35%                      25%                              15% 

Progetto di innovazione 50%              50%                      15%                              

Si applica una maggiorazione pari ad un massimo di 15 punti percentuali, a condizione che l’intensità massima di aiuto non superi in totale l’80% dei costi ammissibili, se è soddisfatta una delle seguenti condizioni: collaborazione effettiva tra imprese di cui almeno una è una PMI (singola impresa non sostiene più del 70% dei costi ammissibili); collaborazione effettiva tra un’impresa e uno o più organismi di ricerca che sostiene almeno il 10 % dei costi ammissibili.

Limiti inferiore e superiore di Cofinanziamento

Limite massimo: 12.000.000 Euro

Progetti di ricerca, sviluppo e innovazione


I progetti d’investimento devono prevedere una richiesta di aiuto di importo complessivo non superiore a: 
a) 20 milioni di euro per impresa e per progetto, nel caso di un progetto prevalentemente di ricerca industriale; 
b) 15 milioni di euro per impresa e per progetto, nel caso di un progetto prevalentemente di sviluppo sperimentale

Descrizione Sintetica

Il decreto, nel rispetto degli obiettivi fissati dal regolamento (UE) n. 241/2021 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, che ha istituito il dispositivo per la ripresa e la resilienza, fornisce le direttive necessarie all’avvio della misura «Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo», Missione 2, Componente 1, Investimento 2.1, tramite l’erogazione di un contributo a sostegno degli investimenti materiali e immateriali nella logistica agroalimentare per ridurne i costi ambientali ed economici e per sostenere l’innovazione dei processi di produttivi.

In conformita’ con quanto previsto dal PNRR, sono destinate risorse al finanziamento di programmi di sviluppo per la logistica agroalimentare per la transizione verso forme produttive piu’ moderne e sostenibili, e specificatamente volte a perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi: 

a) ridurre l’impatto ambientale ed incrementare la sostenibilita’ dei prodotti; 
b) migliorare la capacita’ di stoccaggio e trasformazione delle materie prime; 
c) preservare la differenziazione dei prodotti per qualita’, sostenibilita’, tracciabilita’ e caratteristiche produttive; 
d) potenziare, indirettamente, la capacita’ di esportazione delle PMI agroalimentari italiane; 
e) rafforzare la digitalizzazione nella logistica anche ai fini della tracciabilita’ dei prodotti; 
f) ridurre lo spreco alimentare. 

In particolare, si intende selezionare e finanziare progetti di investimento in attivi materiali e immateriali per la realizzazione e l’efficientamento di strutture di stoccaggio, magazzinaggio e trasformazione, per la digitalizzazione dei processi di logistica, per la realizzazione di interventi infrastrutturali su aree produttive e snodi logistici e commerciali.

I progetti finanziati non potranno comportare un peggioramento delle condizioni ambientali e delle risorse naturali, e dovranno essere conformi alle norme nazionali e unionali in materia di tutela ambientale, nonche’ al principio «non arrecare un danno significativo», di cui all’art. 17 del regolamento (UE) n. 852/2020, come illustrato nell’avviso da emanarsi in conformita’ alle previsioni dell’art. 16 del presente decreto.

Aiuti agli investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria.

Il programma di sviluppo per la logistica agroalimentare deve riguardare: 
a) un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla realizzazione di investimenti nella logistica agroalimentare nell’ambito di attivita’ di produzione agricola primaria per la cui realizzazione sono necessari uno o piu’ progetti d’investimento; 
b) eventualmente, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione ai prodotti e servizi finali. 

Aiuti agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli.

Il programma di sviluppo per la logistica agroalimentare deve riguardare: 
a) un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla realizzazione di investimenti nella logistica agroalimentare nell’ambito della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli per la cui realizzazione sono necessari uno o piu’ progetti d’investimento; 
b) eventualmente, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione ai prodotti e servizi finali.

Aiuti in esenzione ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014 concessi nell’ambito di un Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare realizzato da imprese attive in altri settori.

Il programma di sviluppo per la logistica agroalimentare deve riguardare: 
a) un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla realizzazione di investimenti nella logistica agro-alimentare per la cui realizzazione sono necessari uno o piu’ progetti d’investimento;

b) eventualmente, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione ai prodotti e servizi finali.

Le spese ammissibili per le tre tipologie di aiuti debbono riferirsi all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, come definite dagli articoli 2423 e seguenti del codice civile, nella misura necessaria alle finalita’ del progetto oggetto della richiesta di agevolazioni. Dette spese riguardano: 

a) suolo aziendale e sue sistemazioni, nel limite del 10 per cento dei costi totali ammissibili del progetto d’investimento; 
b) opere murarie e assimilate, nel limite del 70 per cento dei costi totali ammissibili del progetto d’investimento; 
c) infrastrutture specifiche aziendali; 
d) macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica; 
e) programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi; per le grandi imprese, tali spese sono ammissibili fino al 50 per cento dell’investimento complessivo ammissibile; 
f) acquisto di beni e prestazioni identificabili come connessi all’intervento di efficienza energetica o all’installazione dell’impianto per la produzione da fonti rinnovabili; 
g) acquisto e modifica di mezzi di trasporto aventi caratteristiche che consentano il rispetto del principio del «non arrecare un danno significativo» come dettagliato nell’avviso di cui all’art. 16. Tali beni devono essere strettamente necessari, connessi e funzionali all’investimento, purche’ dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’unita’ produttiva oggetto delle agevolazioni.

Progetti di ricerca, sviluppo e innovazione

Le agevolazioni relative ai progetti di cui al presente titolo possono essere concesse a fronte della realizzazione di attivita’ di ricerca, di sviluppo sperimentale, di innovazione dell’organizzazione e di innovazione di processo finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo e/o l’applicazione delle tecnologie innovative. 

Con riferimento alle attivita’ di ricerca, di sviluppo sperimentale, di innovazione dell’organizzazione e di innovazione di processo sono agevolabili i costi riguardanti: 
a) il personale del soggetto proponente; 
b) gli strumenti e le attrezzature nuovi di fabbrica, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca, sviluppo e innovazione; 
c) la ricerca contrattuale, quali le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonche’ i costi per i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati esclusivamente per l’attivita’ del progetto di ricerca, sviluppo e innovazione; 
d) le spese generali; 
e) i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto di ricerca, sviluppo e innovazione. 

Documentazione richiesta

La domanda di agevolazione deve essere presentata dal soggetto proponente unitamente agli allegati in essa richiamati e alla seguente documentazione: 
a) dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante il possesso dei requisiti di cui all’articolo 13, comma 2, del decreto; 
b) proposta progettuale contenente la descrizione dettagliata delle attività da svolgere, delle risorse professionali coinvolte e dei beni e servizi da acquisire, delle spese e dei costi da sostenere, nonché l’importo dell’agevolazione richiesta; 
c) dichiarazioni, rese secondo gli schemi disponibili nell’apposita sezione del sito web dell’Agenzia, www.invitalia.it, in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica di cui all’articolo 85 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159. 
d) dichiarazioni, rese secondo gli schemi disponibili nell’apposita sezione del sito web dell’Agenzia, www.invitalia.it, in merito ai dati necessari per la richiesta di informazioni relative ai casellari giudiziari e carichi pendenti, nonché per l’individuazione del “titolare effettivo” ai sensi della normativa antiriciclaggio. 

Punti di attenzione

I soggetti proponenti, alla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni, devono possedere i seguenti requisiti: 
a) essere regolarmente costituiti ed iscritti come attivi nel registro delle imprese; 
b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e possedere capacita’ di contrarre con la pubblica amministrazione; 
c) non essere soggetti a sanzione interdittiva di cui all’art. 9, comma 2, lettere c) e d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, o ad altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione, compresi i provvedimenti interdittivi di cui all’art. 14 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81; 
d) non avere amministratori o rappresentanti che si siano resi colpevoli, anche solo per negligenza, di false dichiarazioni suscettibili di influenzare le scelte delle pubbliche amministrazioni in ordine all’erogazione di contributi o sovvenzioni pubbliche; 
e) essere in condizioni di regolarita’ contributiva, attestata da documento unico di regolarita’ contributiva (DURC); 
f) non essere sottoposti a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coattiva o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuita’ aziendale) o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente; 
g) non essere destinatari di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno ed essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero; 
h) non essere stati destinatari, nei tre anni precedenti alla domanda di ammissione alle agevolazioni, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce; 
i) non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficolta’, cosi’ come definita all’art. 2, punto 18, del regolamento GBER e al punto (35)15 degli orientamenti.

Area di Cooperazione 

Italia

Partenariato

Il programma di sviluppo per la logistica agroalimentare puo’ essere realizzato in forma individuale o congiunta, anche mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.

In particolare, il contratto di rete deve prevedere: 
a) la suddivisione delle competenze, dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante; 
b) la nomina obbligatoria dell’organo comune, che agisce in veste di mandatario dei partecipanti, attraverso il conferimento da parte dei medesimi, con atto pubblico o scrittura privata autenticata, di un mandato collettivo con rappresentanza per tutti i rapporti con il Ministero; e’ in capo allo stesso organo comune che si intendono attribuiti tutti gli adempimenti procedurali di cui al presente decreto; 
c) per i soli progetti di ricerca, sviluppo e innovazione: la definizione degli aspetti relativi alla proprieta’, all’utilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo; 
d) per i soli progetti di ricerca, sviluppo e innovazione: una clausola con la quale le parti, nel caso di recesso ovvero esclusione di uno dei soggetti partecipanti ovvero di risoluzione contrattuale, si impegnano alla completa realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo, prevedendo una ripartizione delle attivita’ e dei relativi costi tra gli altri soggetti e ricorrendo, se necessario, a servizi di consulenza. 

Tipo di Finanziamento

Le agevolazioni sono concesse nelle seguenti forme, anche in combinazione tra di loro: finanziamento agevolato, contributo in conto impianti e contributo diretto alla spesa. L’utilizzo delle varie forme di agevolazione e la loro combinazione sono definiti in fase di negoziazione sulla base delle caratteristiche dei progetti e dei relativi ambiti di intervento. 

Risorse complessive

Per gli anni dal 2022 al 2026 le risorse ammontano a 500 milioni euro a valere sui fondi del PNRR, Missione 2, Componente 1, Investimento 2.1. 2. 

Una quota di risorse pari a 350 milioni di euro e’ destinata alla realizzazione di 
– Aiuti agli investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria e 

– Aiuti agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli. 
La restante quota di risorse fino a 150 milioni di euro e’ destinata alla realizzazione di 

– Aiuti in esenzione ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014 concessi nell’ambito di un Programma di sviluppo per la logistica agroalimentare realizzato di imprese attive in altri settori e di 

– Aiuti in esenzione ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014 nel settore ricerca, sviluppo e innovazione.

Link Bando:

Avviso: https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/18556

Programma: https://italiadomani.gov.it/it/home.html

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